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Un chilometro e mezzo di mattoni di laterizio rosso che abbraccia e preserva la storia e la cultura della città di Jesi.
Una delle cinte murarie meglio conservate nelle Marche, quella di Jesi, offre scorci e panorami unici sulla città e sul territorio che la circonda.
Le prime fortificazioni di epoca romana vennero modernizzate e ampliate alla fine del ‘400 dall’architetto militare Baccio Pontelli attraverso il rafforzamento di molti tratti e l’edificazione di torri di guardia e di torrioni. Il ruolo difensivo della città rimase fino al XVII secolo dove si iniziò ad edificare abitazioni a ridosso delle mura assumendo in alcuni tratti sembianze simili alle attuali.
É qui infatti, in particolare sul torrione delle Carcerette, che sono sbocciati i primi amori e i primi baci di generazioni di jesini.
É alle mura di Jesi che molti penseranno, ricordando le passeggiate romantiche, tra gli scorci dei vicoli del centro che, silenziosi, continuano a custodire gioie e pene d’amore dei giovani jesini.
